Pescara Hotel Pescara Alberghi, residence, bad and breakfast e agriturismi per le vacanze al mare a Pescara in Abruzzo
provincia di Pescara Abruzzo in Italy

PROVINCIA DI PESCARA:

La città di Pescara sorge sulle sponde del fiume omonimo, sul litorale adriatico, collegata a Roma dalla Statale Tiburtina-Valeria e autostrada.
Il nucleo originale abitato era alla destra del fiume un tempo porto rifugio. La Provincia di Pescara venne istituita nel febbraio 1927 con l'annessione del borgo di Castellammare Adriatico, che era alla sinistra del fiume, divenendo il centro economico e commerciale più importante dell'Abruzzo, sviluppando l'impianto urbano e tracciato regolare paral­lelamente a quello ferroviario, fino a toccare, a nord Montesilvano e, a sud, al limite della provincia di Chieti, la foce del fiume Fino.
Recentemente lungo l'asse viario della Tiburtina Valeria si è sviluppata la zona industriale. Le origini storiche ne fanno risalire l'esistenza in un impianto urbano di epoca italica e poi romanica, detto Aternum, come ricordano gli storici Plinio, Strabone e Tolomeo.
Nel 214 a.C., venne conquistato dal Pretore Sempronio Tuditano, alleato di Annibale. Il centro romano venne più volte devastato, nel corso delle numerose incursioni dei barbari, fino a farne perde re ogni traccia. Ricompare nell'anno 568 col nome di Insula Pischaria, come possesso dell'Abbazia di Montecassino, coinvolta nella lotta tra Longobardi e Bizantini.
Nel 1140 venne conquistata dai Normanni, per far parte poi del regno di Napoli fino a che venne devastata nel 1209 dalle truppe di Ottone IV e, con la soppressione della sede vescovile nel 1291, si ridusse a villaggio, in balia dei feudatari e dei capitani di ventura.
Nel 1381 venne dato in possesso a Rinaldo Orsini e poi a Corrado di Pagano e, da Ladislao di Napoli, ceduto a Cecco del Cozzo che si incaricò di costruire la cittadella.
Divenne feudo dei D'Avalos e da Carlo V, nel 1510 trasformata in fortezza allo scopo di ostacolare gli attacchi dei pirati turchi. Resistette ai francesi e nel 1566 respinse l' assedio via mare delle 105 galee turche al comando di Pialy Pascià. Nella Pescara vecchia resta l'abitazione di Gabriele D'Annunzio ed il borgo marinaro, mentre dell' 800 è la chiesa del Sacro Cuore rea­lizzata in stile romanico-gotico, con campanile a cuspide. La città è ricca di edifici moderni che ospitano attività imprenditoria li e produttive di grande importanza.
Dopo gli anni '30 sorse il Palazzo del Governo, il Municipio e la Cattedrale di San Cetteo, tempio nazionale della Conciliazione. Nel Palazzo del Governo si conserva il quadro "La figlia di Iorio" dipinto da Francesco Paolo Michetti. Il palazzo del Municipio, del 1935, ha la facciata monumentale ri­volta verso il fiume, con una torre alta e quadrata. La cattedrale (1933/38), ricostruita dopo la seconda guerra mon­diale, su ispirazione romanica, ha tre navate con soffitto a cassettoni e conserva una preziosa tela del Guercino, una tomba marmorea, opera dello scultore Arrigo Minerbi, che custodisce le spoglie della madre di Gabriele D'Annunzio, Luisa. Il ponte Risorgimento sul Pescara ha tre luci ed è costruito in cemento armato, ricostruito nel 1946 in sostituzione di quello distrutto dalla guerra.

PESCARA AI GIORNI NOSTRI :

Oggi Pescara ha assunto uno sviluppo notevole, tanto da essere chiamata "piccola Manhattan", assumendo l'aspetto di una vera metropoli, cui ha contribuito anche la stazione ferroviaria, costruita nel 1988 e che ha fatto cambiare volto alla città divenuta il più importante snodo ferroviario lungo la costa adriatica.
Notevole e decisivo slancio ha prodotto l' aeroporto, sorto a fianco di quello militare "Liberi", che collega Pescara alle altre città d'Italia, con voli giornalieri e d'estate charter con i paesi europei. Caratteristica di Pescara la presenza dei "gitani" vestiti nei loro abiti tradizionali e coloratissimi, adornati di ori. Infatti, questa parte dell'Abruzzo costiero è meta dei "rom" che qui convengono sin dal XIV secolo. Gente che ha emigrato dietro la spinta esercitata dalle scorrerie turche, che ha conservato la lingua slava e greca. Il quartiere generale è la zona dei "Colli" di Pescara. Si possono notare, se siete fortunati, durante le cerimonie nuziali (o i funerali) che si svolgono con grande sfarzo. Generalmente accorrono in massa da ogni parte, a bordo di grosse e lussuose automobili, agghindati con abiti alla moda e ingioiellati di tutto punto. Oggi vivono nelle loro case e si mantengono con il frutto del loro lavoro e sono rispettati da tutti. Pescara è patria di Gabriele D'Annunzio e di Ennio Flaiano e la stirpe dei Cascella. La cultura ha avuto notevole risveglio ed il teatro monumento D'Annunzio, accoglie manifestazioni di ampio respiro e di livello internazionale anche di carattere folcloristico. Di grande risonanza il Premio Nazionale Ennio Flaiano per il Teatro ed il Cinema, nonché il festival Internazionale del Jazz che si vanta di aver ospitato musicisti di fuma mondiale, come Louis Armstrong ed Ella Fitzgerald.

DA VISITARE A PESCARA:

Tra i monumenti da visitare a Pescara, a ridosso del fiume, il cosiddetto "bagno penale borbonico" ed il sacrario del martirio dei partenopei torturati nel penitenziario. Lungo viale Marconi sorge dal 1975 il Museo Cascella, dedicato a Basilio, pittore, ceramista, incisore, capo­stipite di una famiglia di artisti. La casa ospita ben oltre 500 opere dello stesso Basilio, dei figli Tommaso, Michele, Gioacchino; dei figli di Tommaso, Andrea e Pietro.
Costeggiando il Palazzo del Governo si può visitare il Museo Ittico, istituito nel 1949, su cinque stanze che offrono la vista di fossili ma­rini di varie epoche, molti rinvenuti sulle montagne dell'Abruzzo, un ac­quario, lo scheletro di un capodoglio arenatosi presso la spiaggia di Francavilla, lungo oltre 10 metri. Fra le manifestazioni tradizionali da seguire, la Festa di S. Andrea che dura tre giorni, durante la quale i pe­scatori offrono in dono ai visitatori pane e pesce fritto. Si svolge la processione in mare con le paranze addobbate con bandiere e la Statua del Santo a bordo dell'imbarcazione più bella.
Molto sentita anche la festa della Madonna dei Sette Dolori che rievoca le manifestazioni che anticamente si svolgevano nella antica Pischaria, il vecchio borgo marinaro. Non lasciatevi sfuggire di visitare il Museo delle Genti d'Abruzzo, a carattere nazionale, che raccoglie le te­stimonianze storiche del periodo archeologico fino ai nostri giorni, sorto all'inizio del 1970 e ospitato in alcuni locali della Casa D'Annunzio a corso Manthoné. Le peculiarità gastronomiche di Pescara risentono delle tradizioni costiere tutte a base di pesce, tra cui gustoso è il "baccalà `mbriache", condito con abbondante vino, olio, foglie di alloro e cipolla tagliata fine, e cotto al forno. Graditi anche i "calamari alla francavillese", cucinati insieme agli scampi e insaporiti con aglio, prezzemolo, limone. Una tale poltiglia riempie le sacche dei calamari che vengono cotti in tegame a fuoco mo­derato. Gustoso anche lo "stoccafisso" al pomodoro e ai funghi condito con aglio, prezzemolo, cipolla, alloro, chiodi di garofano, cannella e peperoncino. Di grande pregio e famoso ovunque il "Parrozzo" che viene prodotto a Pescara. Ebbe origine verso la metà dell' 800 e ne fu artefice Luigi D' Amico. È confezionato con zucchero, cioccolato fondente, burro, fecola di patate, farina, uova e mandorle dolci e amare. Ha una sua storia particolare e trae origine dalla confezione del pane che i contadini usa­vano fare con granturco e cotto al forno, detto, appunto "pane rozzo". Luigi D'Amico ne effettuò una trasformazione riuscendo a produrre il giallo della farina di granturco, con il tuorlo d'uova, mantenendo la forma sferica ricoprendo il tutto con finissimo cioccolato quasi a voler riprodurre le bruciature prodotte dalla cottura al forno. Venne chiamato "parrozzo" su indicazione di Gabriele D'Annunzio. Ma altri si interessarono a magnificare la bontà di questo dolce tipico, tra cui Luigi Antonella, noto commediografo ne scrisse la storia; Armando Cermignani disegnò le scene che coprono la scatola; il poeta Cesure De Titta scrisse la "Canzone del Parrozzo" che venne musicata da Antonio Di Iorio; Tommaso Cascella dipinse i quadri che oggi adornano i saloni del "Ritrovo del Parrozzo" celebre Bar Caffè.

CURIOSITA' SU PESCARA:

Tra le curiosità ricordiamo che Pescara era importante porto dei Vestina e dei Marrucini ed era noto anche come luogo dove si riusciva a pescare molto. Il patrono della Città, San Cetteo, era vescovo quando la città si chiamava Aternum e vuole la leggenda che annegasse nel fiume durante l'invasione dei Longobardi.
Allora su un punto siamo tutti d' accordo: Pescara non lascia indifferenti. Tra i pescaresi c'è chi la ama fino a mitizzarla, compreso chi scrive. Nella citta dannunziana tutto è perfetto, pulito ed efficiente. Le Autorità sono sempre attive e funzionali e danno un notevole contributo a spettacoli di livello internazionale trasmessi, talvolta, sotto i riflettori e le telecamere della Rai anche in mondovisione. Pescara può essere considerata a misura d'uomo, che sovente continua a vantare pagine bellissime nella propria storia. Quindi, possiamo dire che la patria del "Vate" ha saputo mettersi in evidenza con successo, restando sempre in gioco.