Il Parco Nazionale dell'Abruzzo regione verde d'Italia - Abruzzoabc.it
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PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO

Il Parco Nazionale dell'Abruzzo

Il Parco può essere considerato come l'estrema frontiera dell'ambiente appenninico, una sintesi felice e armoniosa di tutte le caratteristiche salienti di una natura ormai scomparsa. Solo in questo Parco, simboli selvaggi, è ancora possibile incontrare animali che una volta incutevano timore e rispetto.
Gli elementi del paesaggio che meglio imprimono un carattere esclusivo alla zona sono le montagne, dove ai dossi tondeggianti si affiancano insolite zone alpestri. Glacialismo e carsismo le hanno scolpite in passato mentre, ancor oggi, il gioco delle nevi, dei venti, delle acque continua una lenta azione di modellamento.
Il Monte Petroso è la vetta più elevata del Parco e domina, dall'alto dei suoi 2.249 metri, una lunga dorsale calcarea posta quasi a dividere i tre versanti: laziale, abruzzese e molisano. Ai suoi piedi, tra le faggete, il Lago Vivo, un tipico specchio d'acqua d'alta quota alimentato da una piccola sorgente nascosta tra le pietre.
Accanto alle montagne, dove la vegetazione riesce a sopravvivere a stento alternandosi a rupi e praterie inospitali, la caratteristica fondamentale dell'ambiente è data da immense foreste, a tratti fitte e impenetrabili, a tratti regolari. Dal pino si passa al tiglio, dall'acero al tarpino bianco.
La spina dorsale del Parco è costituita dalla Valle del Sangro, oasi di vita e di verde alla quale confluiscono le acque delle valli adiacenti e dalla quale partono i più importanti itinerari naturalistici.
Non meno nota la lunga e boscosissima Val Fondillo, dall'andamento tipicamente appenninico e punto d'incontro tra la fitta vegetazione e le imponenti formazioni di faggio e pino nero.

ITINERARI DEL PARCO E COME ARRIVARE

Gli itinerari turistico-naturalistici sono 150; i rifugi montani in funzione, dieci; le aree di campeggio, venti.
In un anno, i visitatori complessivi raggiungono il milione. Esiste anche una stagione invernale sfruttata per lo sci di discesa, mentre l'Ente Parco vorrebbe soprattutto incrementare lo sci di fondo, molto più rispettoso della natura.
II Parco Nazionale d'Abruzzo si raggiunge agevolmente da Roma o da Pescara, uscendo ai caselli di Pescina o di Cocullo dell'autostrada A 25. Nel primo caso, si costeggia la Piana del Fucino e si ri­sale verso il Parco Nazionale seguendo la statale 83; mentre nel secondo caso si percorre la 479, attraversando anche il pittoresco abitato di Scanno.
Un'altra via di accesso parte da Popoli e passa per , Rivisondoli, Roccaraso e Castel di Sangro.
Di grande interesse turistico anche la strada che collega il Parco all'Alto Lazio e a Frosinone attraverso la Forca d'Acero.
Il panorama che si gode dai tornanti è tra i più ampi e suggestivi.

Altre informazioni sui parchi italiani le puoi trovare su: Parchi nazionali italiani