Chieti Vacanze in Hotel Chieti Residence, agriturismi e bad and breakfast in Abruzzo
provincia di Chieti Abruzzo Italy

PROVINCIA DI CHIETI:

Chieti è l'antica Teate Marrucinorum terra abitata dalla gente di origine Sabellica, federata con i Marsi, i Vestivi, i Peligni, i Frentani, nel IV se­colo a.C., contro Roma, di cui però divenne alleata nel 304, dopo una pace onorata. Divenne municipio dei Romani, fiorente e importante e fu arricchito di un teatro, del foro, di edifici termali e pubblici di notevole architettura. Dopo la caduta dell'Impero Romano Chieti subì la deva­stazione ad opera dei Barbari, tra cui i Visigoti di Alarico, gli Eruli di Odoacre.
Nel V secolo venne riedificata da Teodorico e, nel 565, fu aggre­gata all'Esarcato di Ravenna, per poi divenire sede di gastaldato, sotto il Ducato di Benevento. Subì l'assedio di Pipino (figlio di Carlo Magno) nell' 801, con gravissimi danni. Sotto i normanni tentò di sfuggire al dominio del Conte Trasmondo III, nel 1070, ma divenne feudo di Roberto il Guiscardo e annessa alla contea di Loretello.
Ebbe splendore sotto gli Svevi di Enrico VI sposo di Costanza d' Altavilla, ma poi venne infeudata, nel 1269, da Carlo I d'Angiò, al conte di Chieti Rodolfo di Cortiniaco (Raul di Courtenay). Chieti passò quindi sotto il dominio di Carlo III e poi di Ladislao, re di Napoli e venne con­siderata metropoli dell'Abruzzo da Alfonso I nel secolo XV, ottenendo da re Carlo VIII il privilegio di battere moneta. Dopo alterne vicende Chieti venne annessa nel territorio del Regno di Napoli, sotto Carlo II di Borbone.
Nel 1799 e nel 1806 venne saccheggiata dai francesi per poi es­sere annessa al Regno d'Italia, sotto Vittorio Emanuele II, nell'ottobre del 1860. Era considerata "città regina" dell'Abruzzo costiero (dista dal mare 15 km), capoluogo di provincia con 104 comuni, adagiata su una dorsale alta 330 metri, che separa le acque del fiume Pescara e di alcuni tributari dell'Alento ed è collegata alla via Salaria, quindi alla zona industriale della valle del Pescara. Interessante la visita al centro storico della città, toccando piazza Vittorio Emanuele 11, su cui si affaccia la Cattedrale, le cui origini sono antichissime.
Venne fatta restaurare per la prima volta nell' 840 dal Vescovo Teodorico II, poi rimaneggiata e rinnovata nel '700. L' architetto Guido Cirilli, ispirandosi alla costruzione trecentesca, disegnò l'attuale facciata con il campanile decorato da bifore ogivali o doppia colonna.
Notevole il Palazzo di Città, fatto costruire nel 1517 dai Valignani, di cui restano una loggia nel cortile e nicchie con archetti polilobi; una colonna romana con un bronzo raffigurante Achille a cavallo. Per questo Chieti è nominata "Città d'Achille", intendendo che fosse stata fondata dall'eroe greco qui giunto dopo la distruzione di Troia. Da via Chiarini, su corso Marrucino, si accede alla scalinata che immette alla Chiesa di San Francesco della Scarpa, di cui si notano resti in cotto, una rosa a ruota traforata, appartenenti alla costruzione romanica del 1239.

LUOGHI DA VISITARE

Da visitare la Pinacoteca Provinciale "Costantino Barbella" che cu­stodisce opere di grande valore dal secolo XIV a oggi. Vi si conserva il quadro "Christus Imperat" opera del vastese Valerico Laccetti. Altro monumento d'arte sacra la Chiesa di San Domenico dalla facciata in pietra dalle forme barocche, fiancheggiata dalla torre campanaria. Di grande attrattiva il Palazzo Arcivescovile con a fianco la massiccia torre qua­drata in cotto, eretta nel 1470 dal vescovo Colantonio Valignani.
Da osservare anche il palazzo del Convitto Nazionale, già sede della Scuola Pia, fondata da San Giuseppe Colasanzio, e il Convento degli Scolopi, edificio del 1600 con due portali in pietra.
Chieti conserva i resti del teatro romano in parte scoperto, data­bile al II secolo, con caratteristiche opere reticolate. Importante nella ex villa Frigeri, il Museo Nazionale di Antichità, considerata la sede più importante della raccolta archeologica della Regione, suddivisa in due sezioni. Altre Chiese ed edifici di rara preziosità architettonica abbelliscono la città che, in questi ultimi anni, ha subito uno sviluppo urbanistico di grande rilievo.
Importanti testimonianze degli splendori del passato sono conservate a Chieti, e richiamano l'attenzione di molti studiosi. Tra i più significativi il Guerriero di Capestrano, una statua conservata nel Museo Nazionale delle Antichità degli Abruzzi e del Molise. È una scultura fu­neraria, risalente all'epoca dei Piceni, che mette in evidenza i tratti anatomici del corpo umano e i particolari dell' armamento del guerriero.

GASTRONOMIA

A Chieti, come in tutti i centri distanti dalla costa adriatica, la gastronomia privilegia un piatto che ormai ha raggiunto la fama internazionale. I "maccheroni alla chitarra" conditi con il sugo di ragù profumato da erbe aromatiche e reso "cocente" dal celebrato e ovunque apprezzatissimo peperoncino detto "diavulillo", dai poteri dietetici eccezionali. Specialità locali sono l'agnello e il capretto cotti alla "brace". Naturalmente il tutto dovrà essere annaffiato da generoso e robusto vino locale. Raccomandato il Montepulciano, il Trebbiano.